Un uomo siriano racconta com’è stato essere cresciuto da un papà con la sindrome di Down
Suo padre, Jad, ha la condizione genetica in cui una persona ha tre copie del cromosoma 21, invece delle solite due copie,
che portano a difficoltà di apprendimento e sviluppo ritardato. La condizione non ha significato che l’infanzia di Sadar fosse priva di amore e supporto.
Papà Jad ha inondato il suo unico figlio di tutte le attenzioni che poteva e si è assicurato che si concentrasse sui suoi studi.
Anche l’operaio della fabbrica di grano è diventato un pilastro importante della comunità a causa del suo altruismo.
È noto per la sua gentilezza e per esprimere amore e ammirazione, senza aspettarsi nulla in cambio.
Sader ha detto di essere “orgoglioso” di avere un padre così, amato da così tanti. Parlando alla Società siriana per lo sviluppo sociale, Sader ha detto:
“Sono orgoglioso di mio padre. Per tutta la mia vita, è stato il più grande supporto per me quando ne avevo bisogno.”
L’orgoglio va in entrambe le direzioni poiché Jad è anche estremamente felice della scelta professionale di suo figlio.
Sader ha aggiunto: “È possibile vedere quando i suoi occhi sono pieni di gioia e soddisfazione come per esprimere:
“Sì, ho la sindrome di Down, ma ho cresciuto quest’uomo e ho fatto tutto il possibile per farlo diventare un medico”.
“Una delle preoccupazioni che le persone hanno è come può una donna che non ha la sindrome di Down sposare un uomo con DS?”
“Credo che se i due partner fossero sulla stessa onda, perché non sposarsi? Sono intellettualmente adatti l’uno all’altro;
persone molto semplici ma amorevoli e premurose. Conosco altri sei casi di padri con DS e gli studi che mostrano la fertilità
degli uomini con DS sono molto pochi, quindi non possiamo dire che questi uomini siano fertili così facilmente”.
Vuole che altre persone con DS sappiano che mentre potrebbe essere raro, è ancora possibile avere una famiglia.
“Apprezziamo davvero centinaia di genitori che mi hanno contattato e mi hanno detto che gli abbiamo dato la speranza di un futuro migliore per i loro figli”.
