Irrealisticamente bello, un magico leone bianco, è diventato l’eroe di un reportage fotografico del fotografo britannico Simon Needham.
Simon era felice come un bambino quando è riuscito a ottenere il permesso di fotografare a questo speciale animale bianco.
Inoltre, non un albino, ma un portatore della più rara mutazione genetica.
È già un compito difficile fotografare un leone, ma questo caso è stato ancora più difficile.
La complessità dell’opera sta nel fatto che Moya, apparentemente consapevole della sua unicità, è un leone narcisista e capriccioso.
Questo grande gatto vive in Sud Africa nella riserva naturale di Glenn Harriff. Nulla lo minaccia lì, e anche i fotografi non lo infastidiscono.
E ci si deve avvicinare il più possibile al leone, altrimenti come ottenere le foto più favorevoli?
E cosa si può fare qui, se anche ai fotografi è vietato lasciare la propria auto per le riprese, in cui solo loro possono muoversi nella riserva?
Simon è stato fortunato:
aveva ottiche intercambiabili e Moya, come ogni gatto narcisista, di tanto in tanto sembrava assumere deliberatamente pose pittoresche!
Questo lavoro non vale un riconoscimento selvaggio a livello mondiale? Davvero è un buon lavoro!