Nell’anno 2000, l’attore Mark Ruffalo ha avuto un vivido sogno in cui gli veniva diagnosticato un tumore al cervello.
Sfortunatamente, questo sogno si è rivelato una premonizione, poiché successivamente l’attore di 56 anni ha ricevuto una diagnosi effettiva di un tumore al cervello.
Ruffalo ha condiviso questa esperienza nel podcast Smartless, discutendo dell’impatto della diagnosi su di lui e sulla sua famiglia.
Ruffalo ha spiegato che il sogno è avvenuto dopo il successo del film “You Can Count on Me”.
Nel sogno, ha ricevuto un messaggio diretto che gli comunicava di avere un tumore al cervello e che doveva occuparsene immediatamente, creando una forte sensazione di imminente pericolo.
Dopo il sogno, Ruffalo ha consultato un medico e si è sottoposto a una scansione, scoprendo una massa grande quanto una palla da golf nel suo cervello.
Fortunatamente, il tumore era benigno ed operabile, anche se l’intervento comportava rischi, tra cui il 70 percento di possibilità di perdita dell’udito nell’orecchio sinistro.
Ruffalo ha affrontato anche la possibilità di danneggiare il nervo sul lato sinistro del viso, il che avrebbe potuto comportare la paralisi.
Nonostante questi rischi, l’attore ha deciso di procedere con l’intervento. La sfida per Ruffalo è stata comunicare la notizia a sua moglie, Sunrise Coigney.
Ha aspettato fino a dopo che lei aveva dato alla luce il loro primo figlio, Keen, per condividere la diagnosi.
Inizialmente, Coigney ha pensato che stesse scherzando, ma rendendosi conto della verità, è scoppiato in lacrime, esprimendo la paura che lui morisse giovane.
Dopo l’intervento, Ruffalo si è svegliato trovando il lato sinistro del suo viso paralizzato. Anche se il movimento si è ripreso col tempo, ha completamente perso l’udito nell’orecchio sinistro.
Nonostante ciò, Ruffalo considera questo un piccolo prezzo da pagare, poiché è stato in grado di mantenere il suo viso e continuare a essere padre dei suoi figli.
L’attore ha condiviso la sua storia per sottolineare l’importanza della salute e la natura imprevedibile della vita.