Durante una conferenza stampa per il film “Un Uomo Diverso,” che esplora la trasformazione di un uomo con una condizione craniofacciale attraverso un intervento chirurgico, Sebastian Stan,
che interpreta il personaggio trasformato, ha contestato l’uso della parola ”bestia” da parte di un giornalista per descrivere il personaggio prima dell’intervento chirurgico.
Nel film compare anche Adam Pearson, un attore che interpreta il personaggio di Stan in una rappresentazione teatrale della sua vita.
Il giornalista ha chiesto della trasformazione dal “cosiddetto mostro” all'”uomo perfetto”, spingendo Stan a contestare la scelta delle parole.
Ha sottolineato l’importanza di utilizzare il vocabolario giusto, enfatizzando che la situazione è più complessa di quanto suggerisca il termine ”bestia”.
Stan ha evidenziato il messaggio del film riguardante la sfida alle idee preconcette e la necessità di una migliore comprensione.
Stan ha dichiarato:
“Sento fino a un certo punto che questo è uno dei concetti che il film sta esprimendo, sai, è che abbiamo queste idee preconcette. Non siamo davvero istruiti su come capire veramente questa esperienza.”
Ha incoraggiato gli spettatori ad adottare un punto di vista oggettivo mentre vivono l’esperienza del film per rivalutare i loro istinti iniziali.
Le persone sui social media hanno sostenuto Stan per aver contestato il giornalista, lodandolo per aver difeso e supportato un collega e attore.
Una persona lo ha elogiato per aver affrontato la questione “in modo educato e eloquente”.
Alla prima al Sundance, Adam Pearson, che ha la neurofibromatosi, ha condiviso come lui e Stan abbiano trovato un terreno comune.
Sottolineando l’invasione della privacy che arriva con la visibilità pubblica, stabilendo un parallelismo tra le loro esperienze.