Durante una conferenza video rivolta ai suoi cittadini, la Corea del Nord ha appena vietato ogni imitazione dello stile di abbigliamento e dell’acconciatura di Ju-ae.
La figlia di Kim Jong-Un, considerata l’erede al potere. In Corea del Nord, la vita dei cittadini è regolata da una legislazione molto rigorosa che può portare a sanzioni molto severe.
Ad esempio, lo scorso gennaio, due adolescenti nordcoreani di 16 anni sono stati condannati a 12 anni di lavori forzati dopo aver guardato per tre mesi film, serie TV e video musicali provenienti dalla Corea del Sud.
Ci sono molte restrizioni, e alcune riguardano persino il modo di vestirsi e di acconciarsi. Kim Jong-un, ad esempio, odia che i cittadini copino il suo stile e ha vietato il cappotto di pelle.
Nel 2014, tre anni dopo l’ascesa del dittatore al potere, alcune fonti avevano dichiarato a Radio Free Asia che agli studenti maschi era stato ordinato di tagliarsi i capelli per adattarsi allo stile del leader supremo.
Che all’epoca era corto dietro e ai lati con una riga in mezzo.
Poi, nel 2017, molti media hanno riportato che ai cittadini era stato vietato di tagliarsi i capelli per assomigliare a Kim Jong-un e che potevano scegliere solo tra 15 acconciature approvate dal regime.
Non toccare la figlia del dittatore! Anche le donne non sono escluse, poiché avrebbero potuto scegliere tra 18 diverse acconciature.
Tuttavia, questa regolamentazione è appena cambiata, poiché Kim Jong-Un ha vietato ogni imitazione dello stile di abbigliamento e dell’acconciatura di sua figlia, Ju-ae.
Secondo Radio Free Asia, alle donne non è più permesso di somigliare alla figlia del dittatore, oggi considerata l’erede al potere del paese.
È quindi vietato portare la “coiffure du coq”, un’acconciatura che prevede di raccogliere una parte dei capelli sulla sommità della testa, lasciando cadere una parte come una frangia che copre la fronte.
È inoltre diventato vietato indossare abiti che rivelano la pelle. Così, la figlia undicenne avrà il diritto alla sua unicità di stile.
Nel suo video, il dittatore ha giustificato questa decisione definendo questo stile un “fenomeno antisocialista con un impatto negativo sulla società”.
Le nordcoreane che si divertono a somigliare a Ju-ae rischiano sei mesi di lavori forzati o una rieducazione in prigione.
Non è la prima volta che il dittatore si sforza di proteggere l’unicità di sua figlia.
Infatti, nel febbraio del 2023, alcuni genitori avevano dato lo stesso nome della figlia di Kim Jong-Un alla loro bambina.
Sono stati convocati per scegliere un altro nome.
