Le orche assassine sono state avvistate durante un tour di osservazione delle balene
il 24 luglio nello stretto di Kunashir, uno specchio d’acqua tra l’Hokkaido e le isole Kunashir.
Come notato da un dipendente della compagnia di viaggi Gojiraiwa-Kanko,
una delle orche assassine è già stata vista al largo delle coste giapponesi un paio di anni fa, e ora un altro giovane si è unito a essa.
Nuotavano vicino alla superficie dell’acqua, accompagnati da orche dai soliti colori.
Gli esperti ritengono che il colore bianco sia indicativo di leucismo nelle orche assassine.
Con questa mutazione, gli animali mostrano una parziale perdita di pigmentazione.
A volte il leucismo viene scambiato per albinismo, ma, a differenza dell’albinismo nel leucismo, le cellule del pigmento sono del tutto assenti.
Mentre l’albinismo colpisce esclusivamente la melanina, il leucismo provoca una riduzione di tutti i tipi di pigmenti.
Le orche assassine e le balene erano così rare da essere considerate un mito, ma oggi stanno diventando più comuni.
Gli zoologi sono a conoscenza di almeno cinque orche bianche che vivono oggi.
Non è del tutto chiaro il motivo per cui stanno diventando più comuni,
ma gli scienziati ipotizzano che ciò possa essere dovuto al numero in calo ed è un segno che la specie è nei guai.
Man mano che la popolazione di una specie diminuisce,
diminuisce anche la sua variabilità genetica, perché gli animali rimanenti hanno meno potenziali partner tra cui scegliere.
Ciò porta all’emergere di rare malattie genetiche
che interferiscono con la capacità degli animali di sopravvivere in natura, minacciando di accelerare l’estinzione della specie.
Sebbene non sia noto quale effetto abbia il leucismo sulle orche,
le rende più visibili, il che può ostacolare le loro capacità di caccia e attirare l’attenzione indesiderata dei rivali.
