😯 Nel 1990, due sorelle scomparvero mentre andavano a scuola. Trent’anni dopo, i loro zaini furono ritrovati, e il loro contenuto scioccò la polizia e tutti gli abitanti.
Il 20 marzo 1990, le due sorelle si svegliarono e si prepararono per andare a scuola. La loro madre le guardò uscire di casa, senza sapere che quella sarebbe stata l’ultima volta che le vedeva.
La sera, le ragazze non tornarono, e la madre cominciò a preoccuparsi. Prima chiese ai vicini se qualcuno le avesse viste, ma nessuno le aveva notate. Poi, uno dei bambini dei vicini rivelò che le ragazze non erano andate a scuola quel giorno.
La madre si recò alla polizia per segnalare la scomparsa delle sue figlie. Fu aperta un’indagine, ma con il passare dei giorni, le ricerche non diedero alcun risultato.
Non c’erano né testimoni né spiegazioni chiare. Col tempo, la città riprese la sua vita normale, mentre la madre delle ragazze aveva perso ogni speranza di ritrovare le sue figlie.
Trent’anni dopo, un uomo fu arrestato per aver infranto la legge. Durante un’ispezione della sua casa, la polizia scoprì degli zaini simili a quelli delle ragazze. All’interno trovarono qualcosa che li lasciò senza parole…
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Gli investigatori scoprirono dei quaderni scolastici, a metà pieni, con i nomi delle due sorelle sulla copertina.
C’erano delle foto delle ragazze, scattate molto tempo dopo la loro scomparsa, che le mostravano con sorrisi forzati in luoghi strani e poco familiari.
Quando la polizia arrestò l’uomo, lui inizialmente negò tutto, ma di fronte alle prove, alla fine confessò.
Aveva rapito le ragazze nel 1990, le aveva tenute prigioniere in una cantina per anni, prima di lasciarle morire in circostanze che si rifiutò di dettagliarne.
L’uomo fu arrestato e accusato di rapimento, sequestro di persona e omicidio.

