Donald Sutherland, l’amato attore noto per film come “Quella sporca dozzina”, “M*A*S*H”, “Klute”, “Animal House”, “Gente comune”.
“Orgoglio e pregiudizio” e la saga di “Hunger Games”, è morto a Miami giovedì dopo una lunga malattia. Aveva ottantotto anni.
Il vincitore dell’Oscar onorario 2017 è il padre dell’esperto dirigente di CAA Media Finance Roeg Sutherland e dell’attore Kiefer Sutherland, noto per “24” e “Designated Survivor”.
CAA ha confermato la notizia. Sutherland è stato apprezzato per il suo stile di recitazione serio, ironico e laconico.
Tra i suoi ruoli più noti, il detective amatoriale John Klute nel film “Klute” con Jane Fonda, Hawkeye Pierce in “M*A*S*H” e John Baxter in “A Venezia… un dicembre rosso shocking” di Nicolas Roeg.
Un ruolo notevole è stato il fascista sadico in “Novecento” di Bernardo Bertolucci, dove la sua interpretazione scioccante ha lasciato il segno.
Nato a Saint John, New Brunswick, Canada, il 17 luglio del 1935, Sutherland ha avuto una carriera di oltre 60 anni con circa 200 crediti tra film e televisione.
Ha iniziato con apparizioni in serie TV degli anni ’60 come “Suspense” e “The Avengers”.
Il suo ruolo in “Quella sporca dozzina” del 1967, accanto a grandi nomi come Lee Marvin e Charles Bronson, è rimasto un classico del cinema militare.
Ha raggiunto ulteriore notorietà con “M*A*S*H” nel 1970 e “Klute” nel 1971, per il quale Jane Fonda ha vinto il suo primo Oscar.
Ha continuato con film come “Animal House” e “Terrore dallo spazio profondo”. Ha vinto un Emmy per la miniserie “Citizen X” e un Golden Globe per “Path to War”.
Tra i suoi ultimi lavori televisivi, ricordiamo “The Undoing” e “Trust”. Sutherland lascia i figli Roeg, Rossif, Angus e Kiefer; la figlia Rachel; e quattro nipoti.
La moglie, Francine Racette, gli sopravvive. La famiglia sta pianificando una celebrazione privata della sua vita.